Le prese di consapevolezza di insights intuitivi e sincronici di Universi-parte, di noi stessi, che ora si evidenziano come momenti di conoscenza fondamentali, sono riconoscibili come un mero atto dell’Io-psyché: l’Universi si evidenzia come un atto di coscienza di cui la manifestazione sensibile è la “densificazione”.
L’Universi-parte transfinito, noi stessi è uno e inscindibile, non è né “nuovo” né “vecchio”, egli è, in modo continuamente presente, se stesso: per questo motivo l’Io-psyché che non cerca “le nuove” o “le vecchie” realtà interpretative esistenti, “trova” la loro consapevolizzazione
L’essere umano non è una parte-Universi che tenta di consapevolizzare l’Universi-parte; L’essere umano è Universi che evidenzia la parte, è Universi-parte che, attraverso la parte-Universi, esprime la saggia danza dell’Universi-parte che vive riconosce e consapevolizza se stesso.