Nel Tutto è legato, in quella percezione, le località non hanno più senso e significato, perché è l’Universi-parte la località. L’inconscio autopoietico non è autonomo, rispetto all’Io-psyché: non ha leggi proprie, articolazioni, modi di funzionare, da essa scollegati, disconnessi, separati.
Non esiste qualche cosa come la morte o la fine, ma soltanto l’Universi-parte in azione. In questo senso è come se quel neonato, quell’Io-psyché fosse l’incarnazione di tutti gli esseri viventi.
Le forze autopoietiche sono sempre lì, dove sono. Operano al di fuori della convenzione spazio-tempo, in cui ci muoviamo.