La crisi interiore è uno degli strumenti più potenti che l’innato-acquisito ci offre, per stimolarci alla concentrazione-transmutazione olistico-autopoietica e a scoprire la fonte da cui proviene. È l’espressione ultima di un movimento transfinito.
Ogni interpretazione del mondo e dell’altro ci riconduce inevitabilmente a noi stessi, ai principi attivi innati che permettono di far nascere la facoltà dell’interpretare al di là dell’interpretato.
La consapevolezza, da parte dell’Io-psyché, degli ingredienti autopoietici che lo formano, è la base del potere olistico-autopoietico: la condizione che apre le porte alle in-formazioni innate, da cui nasce. È ciò che, nel sensibile, riconosciamo sotto il nome di libertà.