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Concettualizzare

Si può definire concetto ciò che l’Io-psyché concepisce, fa nascere, per descrivere e riconoscere un tema, un contenuto di se stesso o del mondo.

            Lo si rappresenta con l’Io-psyché, creandone l’immagine, il sentito, il pensiero-idea. Il concetto è un ente, tramite cui l’Io-psyché che l’ha prodotto definisce l’essenza di un tema, di qualche cosa, senza vestirlo di valenze particolari.

            Mettere insieme più concetti, unirli, è concettualizzare. Deriva dal latino conceptus, participio passato di concipere che significa concepire: traslato può assumere il significato di ideare.

Approfondiamo.

Il concetto è l’essenza stessa del processo, del tema realizzato dall’Io-psyché e rappresenta una delle sue facoltà. Ogni volta che l’Io-psyché individua i caratteri costitutivi ed essenziali crea il concetto, ma gli ingredienti autopoietici che gli permettono di produrre quelle stesse facoltà sono, a loro volta, parte integrante del concetto stesso. In tal senso, creare ricorda l’essenza stessa della cosa, del tema interiore o esterno, che, essendo un atto dell’Io-psyché, non può esserne separato: scopriremo che il segno, l’imprinting, l’immagine, il pensiero-idea, che lo caratterizzano, sono sempre formati dai principi attivi autopoietici che fanno nascere la capacità di concettualizzare e il segno-simbolo che lo individua. Si tratta di una modulazione del campo coscienziale olistico-autopoietico e del campo istintivo-emozionale, a cui l’Io-psyché ha dato una forma.

L’essere umano nasce con la facoltà del concettualizzare.

Nell’applicazione di tale facoltà, è possibile individuare diversi aspetti. Quando, utilizzando lo strumento sensi-percezione, l’Io-psyché riconosce oggetti, produce specifici segni-simboli che poi collega con altri, aventi caratteristiche simili e che riconosce con la stessa funzionalità sensibile. Individua particolari che possono stabilire più di un’analogia tra oggetti rappresentabili, evocandoli dallo stesso concetto. Quando l’Io-psyché crea, concepisce segni-simboli essenziali per quel concetto, riconoscibile da ogni altro Io-psyché, se la corrispondenza tra segno-simbolo creato e cosa osservata é rigorosa.

I principi attivi autopoietici, formanti la capacità Io-somato-autopoietica di concettualizzare, hanno la stessa forma per ogni Io-psyché. Nascono dall’archetipo autopoietico Lambda e coincidono con uno dei passaggi fondamentali vissuti dalla Sigmasofia: la Risalita della visione-percezione interiore del concetto ai principi attivi che lo formano.

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