VIA DI CONOSCENZA SIGMASOFIA

FONDATORE

Nello MANGIAMELI

∑ophy

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NOMI N-Z

Non località o autonomia dell’Io-psyché dal corpo, dal sistema nervoso

Al principio di località, si integra il principio di non località. Si tratta del processo, secondo cui ciò che accade in un luogo influisce simultaneamente su ciò che accade in un altro, specificamente sull’intero unico corpo coscienzialmente e atomicamente legato, l’Universi-parte, evidenziando così l’esistenza di campi di forza che viaggiano a velocità superiori a quello della luce o sono addirittura simultanei. Una delle prove scientifiche è rappresentata dal principio attivo di E.C.A., Entanglement Coscienziale Autopoietico, che lega due particelle che hanno interagito tra loro. L’entanglement coscienziale autopoietico fa sì che le variazioni che accadono ad una particella abbiano effetti istantanei anche su altre, indipendentemente dalla distanza che le separa (principio di non separabilità). Nell’essere umano, sia le microstrutture sia l’Io-psyché, che ne è parte, hanno interagito e interagiscono tra loro. L’autonomia dell’Io-psyché dal corpo, dal sistema nervoso, è lo stato di coscienza e di autoconsapevolezza che può raggiungere l’Io-psyché, quando pratica le tecno-ontos-sophos-logie operative, denominate Autopoiesi olosgrafiche non locali. La sensazione vissuta è quella di non sentirsi costretto, rinchiuso nell’antropomorfologia del corpo fisico, del sistema nervoso, ma assume la delocalizzazione, provando una sensazione di espansione, di libertà e di autonomia di movimento nella morfologia olistica, transfinita dell’Universi-pare, continuando tuttavia a sentirsi in collegamento indelebile con il corpo fisico.

Oggetti transizionali autopoietici

Durante gli incontri di Io-somatica, si facilitano le dinamiche e il gioco libero, utilizzando, di base, degli oggetti mediatori naturali, tenendo presente che la palestra della coscienza (lugoo dive si realizza il percorso) e il cielo e la terra e, tra le tante possibilità, un posto chiuso (palestre, saloni ecc.). L’oggetto autopoietico non ha alcun significato, nemmeno quello che convenzionalmente gli viene attribuito: così, viene utilizzato, durante le sedute: è il ricercatore che, di volta in volta, gliene darà uno.

Olosdirezionallità autopoietica, Olos-olosgrafico

È la registrazione di principi attivi vissuti dall’Io-psyché, quando questi, praticando le Autopoiesi olosgrafiche non locali, vive l’incrocio di percezioni, irradiate a trecentosessanta gradi (particolarità dello stato di non località, per cui si vede in tutte le direzioni, simultaneamente), su un ente, un processo, un archetipo. Deriva dal greco olos, che significa tutto, intero. Infatti, durante gli stati di non località, si entra in un vissuto globalizzante, attraverso cui si partecipa l’intero, il Tutto che si sta osservando, da ogni direzione. Grafico deriva dal greco graphia, che significa scrivere, disegnare. Nell’accezione Sigmasofica, indica il modo, utilizzato dall’Io-psyché, per scrivere interiormente nella coscienza, le esperienze che raggiunge, che vive. Uno dei modi di scrivere è l’immagine, il pensiero, gli archetipi autopoietici. Rappresenta la scrittura del Tutto, dell’intero coscienziale, dei principi attivi autopoietici e della fisiologia acquisita, da cui il termine Autopoiesi olosgrafiche: autocreazione della grafica coscienziale, del Tutto-intero coscienziale. Quando partecipiamo-osserviamo le funzionalità atomiche, le meccaniche quantistiche e autopoietiche dal campo coscienziale olistico-autopoietico, dal tempo autopoietico (in cui  ogni spazio-tempo coesiste, nel qui ed ora), vediamo un unico processo, un solo ente esistente, l’Universi-parte, intuendolo come transfinito. In tali funzionalità, tutte le sequenze coesistono simultaneamente e ognuna compartecipa e include l’altra: in questa transfinitezza, si riconosce il principio attivo di olosdirezionalità. In tal senso e con questi significati, nessun processo o ente, nell’attività autopoietica, può distinguersi dall’altro. È la direzione multidimensionale, transfinita, di ogni ente dell’olos, dell’intero, dell’Universi-parte.

Ontos-sophos-logia – sicurezza ontos-sophos-logica

Si tratta del raggiungimento vissuto dei principi attivi autopoietici che i termini ontos, sophos, logos simboleggiano e rappresentano. Tale vissuto èì inequivocabile e determina la nascita di un peculiare stato di coscienza, denominato memoria ontos-sophos-logica. Durante le azioni di vita quotidiana, consente all’Io-psyché di autorizzarsi a sperimentare qualunque situazione nuova di vita, poiché è sicuro che non sarà destabilizzato né destrutturato, in quanto ontos-sohos-logicamente sicuro di autoritrovarsi.

Ostacolatore difese-resistenze-repressione (D.R.R.)

La difesa è lo stato di coscienza, mediante cui l’Io-psyché non si assume l’indagine di se stesso, della propria componente che vive come distonica, negativa, sgradevole, paurosa (…). La resistenza è lo stato di coscienza, mediante il quale l’Io-psyché, di fatto, impedisce, in diversi modi, tale indagine su se stesso, affinché tutto ciò che vive e interpreta come negativo, distonico, pauroso (…) resti dove si trova, ossia nell’inconscio. La repressone è lo stato di coscienza, mediante cui l’Io-psyché spinge consapevolmente nell’inconscio le varie componenti che non vuole indagare, per permanere in uno stato di coscienza vissuto come distonico, patologico, eventualmente prodotto. L’ostacolatore DRR è il ∑igma, la sommatoria di tali stati che, di fatto, impediscono all’Io-psyché di poter accedere alle zone inesplorate di sé, proprio perché identificato nella gestione acquisita di sé.

Ostacolatori

Rappresentano lo stato di opposizione, conscio o inconscio, attuato dall’Io-psyché, durante la formazione a se stesso. L’identificazione nella sola esperienza sensibile è uno degli ostacolatori più significativi, riconosciuti dalla Sigmasofia. Gli ostacolatori sono tutte le costellazioni coscienziali dell’archetipo barriera sensibile e sovrasensibile che impediscono, ritardano la presa di consapevolezza dei significati-significanti dei principi attivi autopoietici ed del campo coscienziale che sottendono al fluire della vita ed del suo contenuto, lo stato coscienziale punto morte. Inoltre, condizionano, deviano il naturale e autopoietico fluire del campo coscienziale, deli archetipi alfa, dell’Io-psyché nelle azioni, nelle relazioni quotidiane convenzionale, socio-culturali. Sono parti di sé acquisite, costruite che, nella prima fase della formazione, sono destinate ad essere destrutturate.

Pedagogia-psicagogia Sigmasofica

La Pedagogia è il settore della Sigmasofia che sperimenta, studia le tecno-ontos-sophos-logie operative e le molteplici tematiche relative all’educazione dell’essere umano, dal concepimento in poi, con lo scopo di contribuire alla formazione dell’identità-autonomia, su base fusionale-autopoietica (l’autonomia fusionale autopoietica). Pur rivolgendosi principalmente al fanciullo, la pedagogia autopoietica non si riferisce specificamente a lui e, per questo motivo, è anche psicagogica, ossia, la pratica e la teoria finalizzate al vivere l’Io-psychè (dell’essere umano, dell’Universi-parte), per orientarlo, attraverso il vissuto diretto, alla presa di consapevolezza dei principi attivi autopoietici e agli applicativi nella ricaduta nell’azione bios-etica quotidiana. Per questo, è definita pedagogia-psicagogia autopoietica. Il Maieuta e il Docente sono degli psicagoghi, ossia, Io-psyché che hanno maturato, attraverso la maieutica autopoietica, l’abilità nell’orientamento dell’Io-psyché, conscio e inconscio, locale e non locale.

Potere autopoietico

È il disporre, da parte dell’Io-psyché, delle facoltà necessarie a raggiungere l’auto-formazione, l’auto-conoscenza che si propone, superando gli ostacolatori che trova in se stesso, l’Universi-parte. Il potere (fare, vivere, conoscere…) assume la valenza autopoietica, quando l’Io-psyché che lo agisce è diretta e consapevole emanazione dei principi attivi che lo formano. È il potere reale di creazione.

Principi attivi localistici e non locali

Il principio è l’origine, la causa. In un Io-psyché, è il costituente che gli conferisce le specifiche proprietà, utili alla formazione degli stati coscienziali. È ciò che, in particolare, rappresenta i fondamento delle funzionalità dell’Io-psyché. È attivo e olistico-autopoietico, quando lo si vive, direttamente, sotto forma di fisiologia sovrasensibile, che sottende alla nascita di uno specifico stato coscienziale, della fisiologia Io-somatica degli esseri viventi (animali, vegetali…) o alla nascita di funzionalità archetipiche non locali, dell’Universi-parte. Di seguito, alcune denominazioni dei principi attivi autopoietici: di ∑ophy insight, di adattabilità e d’intenzionalità autopoietici, d‘indeterminazione ∑igma, di simultaneità, di assunzione, di morfologia, di remissione dell’estensione e della profondità, di olosdirezionalità, di potere autopoietico (…).

Pulsione (o Pulsus) olistico-autopoietica – Bios –

È l’impulso, la spinta, lo stimolo, il metabisogno Io-somato-autopoietico che, nascendo dal campo coscienziale olistico-autopoietico, si esprime sul piano sensibile come espressione di ciò che lo sta producendo. Pur trovando forme di applicazione nel sensibile, indica sempre la porta che è possibile utilizzare, per riconoscere i principi attivi che lo formano. Se la pulsione autopoietica si proietta su un oggetto o su un tema sensibile, può dar vita ad un’opera sensibile significativa; se si proietta verso la propria scaturigine, dà luogo a forme di conoscenza di sé. Dal latino pulsus, che significa pulsione, mettere in moto, spinta che l’Io-psyché orienta verso una situazione, una meta. I metabisogni sono, ad esempio, pulsus olistico-autopoietico.

Sigmasofia Io-somato-autopoietica

Deriva dall’archetipo autopoietico ∑igma, che è la sommatoria-proprietà emergente dei tre archetipi Ypsilon, Psi e Lambda che sintetizzano i principi attivi del campo coscienziale olistico-autopoietico, scoperti durante la ricerca. Indica i principi, da cui ogni facoltà dell’essere, quindi l’essere stesso, l’ontos, nasce. Il sophos è la saggezza. S’intende il vissuto diretto, penetrato, di processi, da cui estrapolare e conoscere la conoscenza, in funzione del soddisfacimento della pulsione autopoietica a vivere e a conoscere se stessi: l’Universi-parte, che si riconosce come unico corpo complessivo. ll sophos Sigmasofico (il Maieuta o il Docente di Sigmasofia) è semplicemente un ricercatore che ha saputo raggiungere i principi attivi autopoietici di ∑igma, che sa applicare le Autopoiesi olosgrafiche ed è dotato di una teoresi, scaturente prevalentemente dal vissuto diretto e penetrato. ∑igma somma gli archetipi autopoietici Ypsilon, Psi e Lambda e ne evidenzia il  principio attivo emergente. È, di fatto, il costituente del campo coscienziale olistico-autopoietico: rappresenta la caratteristica che genera l’auto-determinazione, l’auto-organizzazione alla conoscenza, scaturente dal vissuto. È l’antidoto, lo stato di autoconsapevolezza che può determinare la remissione spontanea di stati identificativi socio-politico-filosofico-culturali che non sono più consapevoli della propria scaturigine autopoietica, non locale, transfinita e, pertanto, si trovano costretti in stati sempre funzionali, ma che possono essere definiti incompleti.

∑igma, Ypsilon, Psi, Lambda, Logos, Sophos, Draino, Ares, Eros, Chronos (…) trovano manifestazione in tutto l’Io-somato-autopoietico: esistono semplicemente su tutti i piani della manifestazione. Li abbiamo vissuti: sono la manifestazione sensibile locale e non locale. Per specifici motivi, individuati e illustrati nella Sigmasophy Theory of Everything, l’Io-psyché, l’essere umano l’Universi-parte ha determinato uno stato di non consapevolezza di queste sue facoltà, soprattutto non locali, autopoietiche, identificandosi nel sensibile, in una forma di Ontos, Logos-Sophos, Kraino, Eros, Ares, Chronos, prevalentemente intellettuale, razionale, verbale. Tale processo, inerente la saggezza, archetipica autopoietica, non locale dell’essere, è soltanto da vivere, da partecipare autopoieticamente. La saggezza di ∑igma ha assunto forme riflesse, riduzioniste, deterministe, separatorie, scisse, e lì, l’Io-psyché si è identificato. È possibile destrutturare e transmutare tale stato, per ricostruirlo sui principi vissuti di saggezza Sigmasofica e, su queste basi, creare l’essere umano e l’eco-società olistico-autopoietici. L’identificazione dell’Io-psyché nelle esperienze acquisite, individuali e collettive, quelle che evidenziano lo stato di non consapevolezza dei principi attivi autopoietici non locali, transfiniti da cui nascono, sono un processo funzionale, necessario alla formazione a se stessi. La mancata autoconsapevolezza non è un sintomo, una deviazione, ma un processo necessario alla presa di consapevolezza, per variazione-contrasto. Non si tratta di alienazione (anche se può diventarlo), ma di saggezza Sigmasofica in azione (…).

Significati-significanti acquisiti e autopoietici

L’Io-psyché comunica convenzionalmente, attraverso gesti, posture, atti, parole, frasi, discorsi, immagini, ideogrammi, oggetti, geroglifici, segni, disegni, suoni, musiche, canti, danze, campi, arti (…) che, attraverso specifici accordi convenuti, facciamo corrispondere all’evento, alla situazione, al vissuto che devono convenzionalmente comunicare. È il linguaggio Io-somato-autopoietico, significante qualche cosa. Il significato è il contenuto dei simboli-segni, dei gesti, delle posture, degli atti, delle parole, delle frasi, dei discorsi, delle immagini, degli ideogrammi, degli oggetti, dei geroglifici, dei segni, dei disegni, dei suoni, delle musiche, dei canti, delle danze, dei campi, delle arti (…). Il significato-significante è parte integrante del simbolo-segno, del linguaggio Io-somato-autopoietico, simbolico-reale, è una componente dell’Io-psyché e dell’archetipo acquisito funzione Ypsi: un processo unico.

Simbolico-reale

Simbolico è ciò, a cui l’Io-psyché fa assumere valore di simbolo che può coincidere con ogni parte-Universi. In questo caso, quella parte non vale per sé, per la sua realtà, ma per ciò di cui la investiamo, le facciamo rappresentare. Per reale, si intende ciò che esiste effettivamente, ma non in contrapposizione a immaginario che, come tale, è esistente. Realtà deriva da resi che significa possesso, bene, ricchezza, ma, per la Sigamsofia è inteso come ciò che integra anche la coscienza umana. Si tratta di una concezione molto più ampia di quella proposta dalla scienza, in quanto si integra l’essenza, esistente dentro il fenomento fisico che amplia l’evidenza di quanto riconosciuto dai soli strumenti. Il simbolico-reale è la sommatoria e proprietà emergente del simbolico e del reale, che forma il registro simbolico-reale, utilizzato nel setting Sigmasofico.

Stato coscienziale punto morte

È il vissuto dello stato morte, riconosciuto dallo stato di consapevolezza dell’Universi-parte, in cui la nascita e la morte sono espressioni continue delle proprie funzionalità autopoietiche complessive.

Stato coscienziale Sigmasofia

Lo stato coscienziale Sigmasofia è il vissuto dell’integrazione, del ∑igma, tra le diverse funzionalità del campo coscienziale olistico-autopoietico. Sinteticamente e con maggiore precisione, può essere definito nel seguente modo: consapevolezza vissuta dell’integrazione del campo coscienziale olistico-autopoietico, sovrasensibile, non locale, da cui nascono le facoltà di auto-rigenerazione, auto-organizzazione, auto-guarigione, auto-determinazione, le capacità omeostatiche, l’autonomia dell’Io-psyché dal sistema nervoso (non località coscienziale con i principi attivi (archetipo funzione Ypsi), emergenti dalla conoscenza vissuta del piano Io-somato-autopoietico, sensibile e del loro utilizzo, integrato e consapevole, nell’azione quotidiana: la consapevolezza di insegnamenti e indicazioni, provenienti da ogni tipo di esperienza vissuta.

Stato E.C.A. di Entanglement Coscienziale Autopoietico

È un fenomeno quantistico, per cui ogni stato quantico di un insieme di due o più sistemi fisici dipende dagli stati di ciascuno dei sistemi che compongono l’insieme, anche se questi sono separati spazialmente. Il termine viene, a volte, reso in italiano con non-separabilità, in quanto uno stato entangled implica la presenza di correlazioni tra le quantità fisiche, osservabili dei sistemi coinvolti. Essendo lo stato quantico una densificazione del campo coscienziale, si evidenzia che lo stato di entanglement, di no separabilità sia una caratteristica del campo coscienziale stesso.

Synchronicity insight

La sincronicità, sinteticamente, descrive la connessione a-causale tra stati dell’Io-psyché ed eventi che stanno accadendo nell’Universi-parte, da cui l’Io-psyché stesso si evidenzia. Le coincidenze significative sono connesse con la sincronicità. Sono eventi che accadono simultaneamente e si esprimono, attraverso specifici processi di interconnessione e peculiari significati-significanti, riconoscibili nel tutto è atomicamente e coscienzialmente legato.

Tecno-ontos-sophos-logia Io-somato-autopoietica

È l’insieme, il sistema tecnico-artistico e d’avanguardia delle pratiche da vivere, durante la formazione in Sigmasofia Io-somato-autopoietica e, ovviamente, nella vita. La parola assume la valenza di tecno-ontos-sophos-logia, ossia lo studio della tecnica, ma anche dell’essere e della saggezza una scienza, in questo caso della Sigmasofia. È la scienza della technè, della tecno-ontos-sophos-llogia che assume il sophos, la saggezza olistico-autopoietica, rendendola simmetrica alle macchine ideate, inventate e alle autopoiesi olosgrafiche innovative ideate, in conseguenza di altre scoperte, inerenti il Progetto Genoma Coscienziale.

Tempo autopoietico, continuo presente o simultaneità autopoietica

Sono i principi attivi, in grado di evidenziare simultaneitàtempo autopoietico (Kraino: Io compio): la condizione che pone in remissione il passato, il presente e il futuro (lo spazio-tempo), da cui nascono i processi che conosciamo sotto il nome di intuito, sincronicità, coincidenze significative.

Transfinito

Dal latino trans che significa al di là, oltre, attraverso. Indica il passare oltre o attraverso la finitezza, quindi da un punto, da uno stato di coscienza finito e definito ad un altro che non finisce e non definisce. È la parte finita, definita, che ha limiti, che non è infinita, è incompleta, di cui si partecipa-osserva l’inizio e la fine, che si crede abbia un compimento, operante nell’Universi infiniti, che non hanno né principio né fine, che non comportano limiti, identificazioni, finitezza, spazio-temporale e che non sono illimitatamente grandi. L’archetipo ∑igma è l’evidenza dello stato di transfinitezza, ossia di colui che continua a vivere, senza fine, a partecipare nell’intuitive, nel synchronicity insight, nell’olospresenza: l’Universi-parte transfiniti, se stessi, ossia uno dei principi attivi fondamentali, operante nel campo morfo-atomico-coscienziale.

Transmutazione autopoietica

Al di là, attraverso, oltre; mutazione significa cambiare nella forma e nell’essenza. In Sigmasofia, assume il significato-significante di andare al di là, oltre, attraverso la trasformazione, scaturente dal vissuto diretto dell’Io-soma-autopoiesi sensibile e sovrasensibile, di un ricercatore, che provoca evidenti cambiamenti di autoconsapevolezza, anche ereditari, morfologici e fisiologici.

Universi-parte

È l’integrazione del campo coscienziale olistico-autopoietico con gli archetipi alfa, l’Io-psyché e la funzione Ypsi, vissuti e considerati come un tutto atomicamente e coscienzialmente legato (campo M.A.C.). 

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