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.: Numero 1 2013 :. | |
COPPIE DI RICERCATORI CHE SENTONO ALL'UNISONO
di Nello Mangiameli |
un effetto di Entanglement Coscienziale Autopoietico macroscopico
Pur lontani l’uno dall’altro, ciascuno di essi funziona come una lampadina che si accende simultaneamente ad un’altra, in quanto mossi dal fluire intenzionale dell’Io-psychè, del campo istintivo-emozionale e aggredior, nonché da quello olistico-autopoietico.
I ricercatori della International Sigmasophy University stanno dimostrando la possibilità di produrre, di partecipare e di osservare il processo di Entanglemnt Coscienziale Autopoietico, ossia l’azione olistico-autopoietica simultanea, tassello che dovrebbe portarci alla realizzazione, consapevole e continua, di interazione E.C.A. funzionante, ossia a
trasmettere informazioni simultanee tra un ricercatore ed un altro.
La sperimentazione comprende due ricercatori che hanno a lungo condiviso esperienze olistico-autopoietiche e istintivo-emozionali intense, che continuano a sentire l’interazione condivisa anche quando sono distanti l’uno dall’altro, la rievocano ed entrano nello stato ECA, trasmettendo (con specifiche tecnologie coscienziali) l’informazione o anche soltanto l'immagine o oggetto che vogliono comunicare. I ricercatori funzionano come due lampadine che si accendono, si attivano simultaneamente e, ognuno, può rendersene conto.
L’entanglement coscienziale autopoietico è il peculiare effetto che lega lo stato di coscienza di due esseri umani quando si predispongono a questi processi, in modo opportuno. Poiché la produzione di uno stato coscienziale, agito in una condizione ECA, attiva anche il secondo ricercatore, l’effetto non è il tele-trasporto di uno stato coscienziale presente in un luogo, processo che richiederebbe tempo, bensì è probabilmente l’evidenziazione di quello stato coscienziale prodotto simultaneamente nell’uno e nell’altro.
Il sistema essere umano deve essere preparato adeguatamente a tale stato, attraverso le autopoiesi olosgrafiche locali e non locali.
Il mondo del campo coscienziale olistico-autopoietico e quello sensoriale classico funzionano simultaneamente, dobbiamo soltanto riconoscerne l’unica legge funzionale che li regola. Essendo costantemente identificato nel dominio sensorio-percetivo, l’Io-psyché rende molto complicato il raggiungimento delle funzionalità olistico-autopoietiche partecipate, riconosciute consapevolmente, per cui gli stati di ECA e di trasmissione agiscono episodicamente, perché l’Io-psichè non ce la fa a tenere la posizione consapevole dell’entanglement coscienziale (stato paragonabile a quello meditativo profondo e delocalizzato).
Ciascuna coppia si comporta come un produttore di picchi di intensità del campo istintivo-emozionale, che ognuno decodifica con peculiari sensazioni come elettricità, intensità di campo-pressione sulla testa, sul plesso, forme di formicolio, attivazione di aree simili dell’encefalo, ascoltabili da dentro che, attraverso peculiari visualizzazioni olistico-autopoietiche si sta cercando di decodificare. Il ricercatore produce ad esempio, lo stato di rabbia, di gioia (...) e all’interno dell’altro, simultaneamente, si attivano i segnali indicati. Non si riesce a individuare il significato-significante di cosa innesca quello stato, infatti si sente la variazione di campo, non il tema, il significato-significante per cui ci si emoziona che è individuale.
Le prove del campo coscienziale olistico-autopoietico aumentano e si evidenziano nel sensorio-percettivo.
Gli esperimenti pongono in remissione l’ipotesi (che, infatti, non è verificata) che gli inconsci comunicano uno con l’altro! Processo facilmente dimostrabile
La sperimentazione prosegue.
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